Messaggio a
Mirjana del 2 giugno 2018
Come ogni 2
del mese verso le ore 9 del mattino la Madonna è apparsa a
Medjugorje alla veggente Mirjana e le ha dato il seguente messaggio:
"Cari figli,
vi invito ad accogliere con semplicità di cuore le mie
parole, che vi dico come Madre, affinché vi incamminiate sulla via della luce
piena, della purezza, dell’amore unico di mio Figlio, uomo e Dio.
Una gioia, una luce indescrivibile con parole umane penetrerà
nella vostra anima e verrete afferrati dalla pace e dall’amore di mio
Figlio.
Desidero questo per tutti i miei figli.
Perciò voi, apostoli del mio amore, voi che sapete amare e
perdonare, voi che non giudicate, voi che io esorto siate un esempio per tutti
quelli che non percorrono la via della luce e dell’amore o che hanno deviato da
essa.
Con la vostra vita mostrate loro la verità, mostrate loro
l’amore, poiché l’amore supera tutte le difficoltà e tutti i miei figli sono
assetati d’amore.
La vostra comunione nell’amore è un dono per mio Figlio e per
me.
Ma, figli miei, ricordate che amare vuol dire sia voler bene
al prossimo che desiderare la conversione della sua anima.
Mentre vi guardo riuniti attorno a me, il mio Cuore è triste
perché vedo così poco amore fraterno, amore misericordioso.
Figli miei, l’Eucaristia, mio Figlio vivo in mezzo a voi e le
sue parole vi aiuteranno a comprendere.
La sua Parola, infatti, è vita, la sua Parola fa sì che
l’anima respiri, la sua Parola vi fa conoscere l’amore.
Cari figli, vi prego nuovamente, come Madre che vuol bene ai
suoi figli: amate i vostri pastori, pregate per loro.
Vi ringrazio!"
Come
sempre i messaggi a Mirjana sono molto più estesi e anche più ricchi di
esortazioni rispetto ai messaggi del 25 del mese.
A
mio parere, la Madonna in questo messaggio ci esorta, ma nel medesimo tempo ci ammonisce,
vorrebbe di più da noi.
La
Madonna ci esorta infatti ad accogliere le sue parole: “vi invito ad accogliere con
semplicità di cuore le mie parole, che vi dico come Madre”, vuole che le sue parole fruttifichino nei nostri cuori e
producano luce, pace, gioia: “affinché vi incamminiate sulla via della luce piena, della purezza,
dell’amore unico di mio Figlio, uomo e Dio”.
Vuole che siamo più attivi nel
portare le anime a Gesù con l'esempio
della vita, con l'esempio della luce; insomma la Madonna vuole di più e ce lo
dice tuttavia con toni molto materni, quasi ad incoraggiarci, più che a
rimproverarci.
Questi
meravigliosi messaggi non danno quei frutti che Lei si attende.
La
Madonna vuole che noi accogliamo queste sue
parole che una volta ha definito preziose,
perché sono un insuperabile commento al Vangelo di suo Figlio, in modo tale che illuminino la nostra vita
ed accendano nel cuore l'amore per suo Figlio
Gesù.
E
qui, come ha fatto in tanti altri messaggi, la Madonna parla di suo Figlio e ne
sottolinea sia l'umanità sia la divinità: “mio Figlio, uomo e Dio”,
perché proprio questo è lo
smarrimento di tanti che considerano il Cristianesimo una religione umana e dubitano
che esista una Divina Rivelazione.
Questa
è la vera radice della crisi della fede nel nostro tempo!
Cioè
la negazione della Divinità di Gesù Cristo, la negazione della Divina Rivelazione,
la negazione dell'origine divina della Chiesa, la negazione della vita eterna,
la negazione anche dell'anima immortale.
La
Madonna in un bellissimo messaggio ha tenuto a sottolineare che Gesù è una Persona
della Santissima Trinità, è il Figlio eternamente generato dal Padre.
Questa
è una sottolineatura fondamentale oggi, perché qui c’è la crisi della fede.
“Una gioia, una luce
indescrivibile con parole umane penetrerà nella vostra anima, e verrete
afferrati dalla pace e dall’amore di mio Figlio”. Lei vuole
appunto che l'amore di Gesù, la luce di Gesù, trabocchino nei nostri cuori e
nei cuori di tutti gli uomini, perché tutti sono suoi figli.
“Desidero questo per tutti i miei figli”, nessuno è
escluso.
Perciò
la Madonna ci dà una scossa e dice: “Perciò voi, apostoli del mio amore”, ci chiama così perché è tanto tempo che ci sta formando e
inviando presso i fratelli, attenzione: “voi che sapete amare e perdonare, voi che non giudicate, voi
che io esorto”, un po' come una mamma esorta suo figlio: “so che
sei tanto bravo, comportati bene” la Madonna ci dice “mi raccomando,
imparate ad amare, a perdonare, a non giudicare”. Non giudicare significa non sostituirsi a Dio.
Non condanniamo le persone. No! Noi dobbiamo guardare le persone con uno sguardo di compassione e
pregate per loro, specialmente per quelle persone che si comportano in modo
tale da rovinare se stesse, non diciamo “peggio per loro, si arrangino”, abbiamo
compassione per loro, presentiamole a Dio nella preghiera perché si convertano,
“siate un esempio per tutti quelli che non percorrono la via della
luce e dell’amore”. Sono
due i percorsi della vita: uno è la via della salvezza, che la
Madonna chiama qui la via della luce e
dell'amore, è la via che ci porta in Cielo, è la via del Paradiso, è la via
di Gesù Cristo, la via di Colui che è la via, la verità, la vita. “Voi dunque che siete su questa strada,
dovete essere l'esempio per quelli che sono su un'altra strada” che la
Madonna chiama più volte “la via della
rovina”.
Il Vangelo la chiama la “via della dannazione”, io amo chiamarla
“il labirinto”.
Ci sono uomini che vivono la vita
come il cammino dal tempo all'eternità e quindi sono in un viaggio, un
pellegrinaggio verso la Gerusalemme Celeste e quindi camminano verso una meta
oltre il tempo, oltre la morte che è il traguardo che Dio ha stabilito per tutti gli uomini.
Molti invece si aggirano in un
labirinto oscuro senza porte e senza finestre, da cui non si riesce più a
uscire e si gira a vuoto per tutta la vita finché non si stramazza al suolo
morti. Sono quelli che pensano che con la morte finisce tutto e quindi prendono
la vita come un vagare, alla ricerca di una felicità che non troveranno mai,
perché non c'è nulla che possa soddisfare il cuore umano nell'oceano sterminato
dell'effimero.
“Voi dovete essere di esempio a coloro che hanno deviato da essa”, “dalla via della salvezza”, o non l’hanno
mai trovata, “con la vostra
vita mostrate loro la verità, mostrate loro l’amore, poiché l’amore supera
tutte le difficoltà e tutti i miei figli sono assetati d’amore”, “voi dovete essere di esempio,
perché ritrovino la strada della vita, la meta della vita che è Dio, che è
Cristo, il suo amore, la sua pace. Dovete far incamminare sulla strada giusta
quelli che vanno nel precipizio, verso la perdizione eterna”, questo ci dice
la Madonna, questo è il nostro compito!
Che
poi è molto semplice: salvare le anime.
La
Madonna ci sta mobilitando per salvare
le anime, la nostra e quella degli
altri, incominciando dai nostri familiari.
Dobbiamo
capire che questo è il compito dei
compiti, salvare la propria anima e
salvare i nostri fratelli e sorelle a trovare la via che porta in Cielo.
Questo
è il nostro compito quotidiano, che ci deve stare a cuore, da fare con le opere
di bene, col nostro lavoro, col nostro esempio, con la nostra testimonianza.
“La vostra comunione nell’amore è un dono per mio Figlio e
per me”. E la Madonna ci dice che dobbiamo essere molto uniti in questo, non deve esserci più un
lavoro individuale, dobbiamo essere uniti, dobbiamo essere Chiesa, dobbiamo
essere comunione.
Vivere la comunione dell'amore è il più bel dono che noi possiamo fare a Lei e a suo
Figlio, affinché gli altri, come
dicono gli Atti degli Apostoli, si
convertano vedendo quanto i cristiani si amano!
“Ma, figli miei, ricordate che amare vuol dire sia voler bene
al prossimo che desiderare la conversione della sua anima”.
Non basta organizzare un pasto per i poveri e poi non
far nulla per la conversione delle loro anime. Le opere di misericordia sono sia corporali che spirituali.
La Madonna
sottolinea l'importanza che amare il
prossimo significa desiderare la
conversione della sua anima, solo con le opere di misericordia corporale non
abbiamo assolto il nostro compito.
Amare il prossimo, non soltanto vuol dire
aiutarlo nelle opere materiali, ma desiderare e operare per la sua conversione. Se non facciamo nulla per la
salvezza eterna degli altri, vuol dire che il nostro amore è difettoso.
La Madonna ha una tristezza e dice: “Mentre vi guardo riuniti attorno a me, il mio Cuore è triste”, e ci
dice perché: “perché
vedo così poco amore fraterno, amore misericordioso”. Il nostro amore fraterno è
manchevole se non c'è la sollecitudine
tra noi per aiutarci sulla via della salvezza e per portarci anche gli altri.
La Madonna ci ricorda l'Eucarestia,
suo Figlio che ha sacrificato se stesso
per la salvezza delle anime e ci dice di guardare all'amore di suo Figlio che ha
offerto la vita in remissione dei peccati: “Figli miei,
l’Eucaristia, mio Figlio vivo in mezzo a voi e le sue parole vi aiuteranno a
comprendere” che salvare le anime è la cosa più importante.
“La sua Parola, infatti, è vita, la sua Parola fa sì che
l’anima respiri, la sua Parola vi fa conoscere l’amore”. Bisogna
anche chiedere la Grazia dello
Spirito Santo, perché se non leggiamo il Vangelo, rimaniamo insensibili e non ne
capiamo neanche il significato letterale.
“Cari
figli, vi prego nuovamente, come Madre che vuol bene ai suoi figli: amate i
vostri pastori, pregate per loro”.
La Madonna ci ripete l'atteggiamento che dobbiamo avere verso i
pastori che sono i sacerdoti, i vescovi, i cardinali e il Papa.
Noi dobbiamo avere un
atteggiamento duplice: di fede,
perché attraverso di loro ci viene la grazia della salvezza, i Sacramenti
vengono dall'Ordine Sacerdotale.
La Madonna vede il pericolo di questo attacco satanico di denigrazione
all'ordine sacerdotale, i sacerdoti hanno anche loro i peccati. Ma quanti santi,
quanti umili servitori di Gesù ci sono fra loro! La Madonna non vuole critiche,
malevolenze nei loro confronti, poi se loro sbagliano risponderanno davanti a
Dio, tutti dobbiamo guadagnare il Paradiso. Dobbiamo sostenerli, pregare per loro, amarli.
“Vi ringrazio!”
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “